Quando un nuovo dipendente entra in azienda, ciò che deve apprendere non sono solo le sue mansioni, ma anche come svolgerle in modo sicuro. Spesso, però, la sicurezza sul lavoro viene trattata come un argomento secondario o affrontata solo attraverso documenti da leggere e firmare. Questo approccio può portare a una scarsa consapevolezza dei rischi e a comportamenti poco sicuri.
Integrare la sicurezza nei programmi di onboarding significa trasmettere fin dall’inizio l’importanza della prevenzione, riducendo il rischio di infortuni e garantendo un ambiente di lavoro più protetto per tutti.
Ma come farlo in modo efficace? In questo articolo esploriamo alcune strategie per rendere la sicurezza una parte fondamentale del percorso di inserimento dei nuovi lavoratori.
Integrare il tema della sicurezza nella cultura aziendale
La sicurezza non deve essere percepita come un obbligo formale, ma come un valore fondamentale dell’azienda. Per questo motivo, il messaggio sulla sicurezza deve essere chiaro fin dal primo giorno.
Durante il primo incontro con i nuovi dipendenti, i responsabili dovrebbero dedicare tempo a illustrare la missione aziendale in materia di sicurezza, spiegando che la prevenzione degli infortuni è una responsabilità condivisa. Questo aiuta a creare un ambiente in cui i lavoratori si sentano incoraggiati a segnalare eventuali pericoli o a chiedere chiarimenti senza timore di ripercussioni.
Coinvolgere i dirigenti e i responsabili della sicurezza nelle fasi iniziali dell’onboarding può inoltre rafforzare questo messaggio. Se i nuovi dipendenti vedono che la sicurezza è presa sul serio a tutti i livelli dell’organizzazione, saranno più inclini a rispettare le procedure e a sviluppare un atteggiamento proattivo nei confronti della prevenzione.
Formazione sulla sicurezza personalizzata
Un aspetto essenziale di un onboarding efficace è la formazione sulla sicurezza, che deve essere personalizzata in base alle mansioni specifiche del lavoratore. Non basta un approccio generico: ogni ruolo presenta rischi diversi e richiede conoscenze specifiche per garantire un ambiente sicuro.
È utile iniziare con una formazione generale sulle norme aziendali, sulle procedure di emergenza e sull’uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI). Questa prima fase dovrebbe essere seguita da un approfondimento sulle misure di sicurezza specifiche per il ruolo del lavoratore. Ad esempio, un operaio edile dovrà conoscere le norme per il lavoro in quota e la movimentazione di carichi pesanti, mentre un impiegato d’ufficio dovrà prestare attenzione all’ergonomia della postazione di lavoro e alla sicurezza informatica.
Per rendere la formazione più efficace, è importante integrare contenuti interattivi, come video esplicativi, simulazioni pratiche e quiz di valutazione. Le esercitazioni dal vivo, come le prove di evacuazione o le simulazioni di primo soccorso, aiutano a rafforzare le conoscenze e a preparare i lavoratori ad affrontare eventuali emergenze.
L’importanza dell’affiancamento e del mentoring
Un altro elemento chiave per favorire la sicurezza durante il periodo di onboarding è l’affiancamento con colleghi più esperti. Un nuovo dipendente può apprendere molto osservando chi ha già esperienza sul campo e ricevendo consigli pratici su come lavorare in sicurezza.
Assegnare un tutor o un referente per la sicurezza nelle prime settimane di lavoro permette ai nuovi assunti di avere un punto di riferimento a cui rivolgersi per chiarire dubbi o ricevere indicazioni sulle procedure corrette. Questo approccio riduce il rischio di errori dovuti alla mancanza di esperienza e favorisce una maggiore responsabilità nell’applicare le norme di sicurezza.
L’affiancamento dovrebbe includere momenti di osservazione diretta e occasioni per discutere eventuali situazioni di rischio. Il nuovo dipendente, vedendo come i colleghi più esperti affrontano le diverse situazioni lavorative, acquisisce più rapidamente buone abitudini e consapevolezza sulla prevenzione.
Strumenti e materiali di supporto per un apprendimento continuo
Molti programmi di onboarding forniscono manuali o documenti da leggere sulla sicurezza, ma se questi materiali non sono presentati in modo chiaro e accessibile, rischiano di essere ignorati. Per rendere più efficace l’apprendimento, è utile adottare strumenti di formazione moderni e facilmente consultabili.
Video tutorial, infografiche e guide interattive possono rendere le informazioni più fruibili e interessanti. L’uso di piattaforme digitali per la formazione consente ai dipendenti di accedere ai contenuti in qualsiasi momento, ripassare le procedure quando necessario e completare test di autovalutazione per verificare le proprie conoscenze.
Anche le checklist operative possono essere un valido strumento di supporto, soprattutto nei primi mesi di lavoro. Fornire ai nuovi assunti una lista con i principali protocolli di sicurezza da seguire aiuta a consolidare le informazioni e a garantire che nessun aspetto venga trascurato.
Simulazioni e prove di emergenza
Un programma di onboarding efficace deve includere non solo la teoria, ma anche esercitazioni pratiche per preparare i lavoratori a gestire situazioni di emergenza. Organizzare simulazioni aiuta i nuovi dipendenti a reagire correttamente in caso di incendi, evacuazioni o infortuni sul lavoro.
Le prove di emergenza dovrebbero essere svolte con regolarità, in modo che ogni lavoratore sappia esattamente come comportarsi. Allo stesso modo, è utile simulare scenari specifici in base al settore: ad esempio, un tecnico di laboratorio deve sapere come intervenire in caso di versamento di sostanze pericolose, mentre un operatore di magazzino deve essere preparato a gestire il ribaltamento di un carico pesante.
Il vantaggio delle simulazioni è che permettono ai lavoratori di familiarizzare con le procedure di sicurezza in un ambiente controllato, aumentando la loro capacità di affrontare eventuali situazioni di pericolo con maggiore prontezza e sicurezza.
Valutazione e miglioramento continuo
L’integrazione della sicurezza nei programmi di onboarding non è un processo statico. È importante valutare periodicamente l’efficacia della formazione e apportare miglioramenti. Vediamo come.
- Questionari di valutazione: alla fine del periodo di onboarding, chiedere ai nuovi dipendenti un feedback sulla formazione ricevuta aiuta a identificare eventuali punti critici.
- Incontri periodici: programmare momenti di confronto con il personale permette di mantenere alta l’attenzione sulla sicurezza anche dopo l’inserimento in azienda.
- Aggiornamenti regolari: le normative e i rischi sul lavoro possono cambiare, quindi i programmi di onboarding devono essere aggiornati di conseguenza.
La sicurezza come fondamento di un buon onboarding
Integrare la sicurezza sul lavoro nei programmi di onboarding è un investimento per l’azienda e per i dipendenti. Un lavoratore ben informato e consapevole dei rischi è meno esposto agli infortuni e contribuisce a creare un ambiente di lavoro più sicuro e produttivo.
Oltre a fornire formazione teorica, è importante rendere l’apprendimento interattivo e personalizzato, attraverso affiancamenti, simulazioni e materiali coinvolgenti. Un processo di onboarding efficace sulla sicurezza non solo aiuta a ridurre gli incidenti, ma rafforza anche la cultura aziendale della prevenzione, creando un team più responsabile e preparato.
La sicurezza deve essere parte integrante del lavoro fin dal primo giorno: solo così si può costruire un ambiente di lavoro più sicuro per tutti.