Per la valutazione del rischio e le verifiche non solo si sottolinea di valutare i rischi di fulminazione negli ambienti lavorativi e di verificare e controllate periodicamente il sistema di protezione dai fulmini, ma si racconta anche la continua evoluzione della normativa.
Evoluzione e novità che, come indicato nel documento, possono avere “un certo impatto sugli adempimenti per essere in regola”. Ad esempio con riferimento a:
- abrogazione della guida CEI 81-3;
- emissione delle guide CEI 81-29 “Linee guida per l’applicazione delle Norme CEI EN 62305” e CEI 81-30 “Protezione contro i fulmini – Reti di localizzazione fulmini (LLS) – Linee guida per l’impiego di sistemi LLS per l’individuazione dei valori di NG di cui alla Norma CEI EN 62305-2”. E quest’ultima guida nazionale “sarà presto sostituita dalla norma armonizzata EN 62858:2015 ‘Lightning density based on lightning location systems – General principles’)”.
Per raccontare più nel dettaglio questa evoluzione, il documento parte dalla storia “non recente” – con riferimento ad esempio alla prima edizione della norma CEI 81-1 “Protezione di strutture contro i fulmini” del 1984 e alla prima edizione della serie normativa EN 62305 nel 2006 – fino ad arrivare alla storia di questi ultimi anni.
Si ricorda, ad esempio, che nel febbraio 2013 “entrò in vigore la CEI 81-2 “Guida per la verifica delle misure di protezione contro i fulmini”. Successivamente il CEI pubblicò la seconda edizione della norma CEI 81-10 (EN 62305), che “fu integrata dal Comitato Nazionale 81 con molteplici note di chiarimento”. Nel luglio 2013 fu pubblicata la CEI 81-28 dal titolo “Guida alla protezione contro i fulmini degli impianti fotovoltaici.
Tuttavia, “per ragioni legate a regole CENELEC”, nel novembre del 2013 “furono eliminate le note di chiarimento della norma CEI 81-10 (EN 62305) introdotte dal Comitato Nazionale 81 con l’emissione di quattro fascicoli Errata Corrige (EC)”.
Arriviamo al febbraio 2014 in cui furono emesse contemporaneamente la guida CEI 81-29 dal titolo “Linee guida per l’applicazione delle Norme CEI EN 62305” e la guida CEI 81-30 “Protezione contro i fulmini – Reti di localizzazione fulmini (LLS) – Linee guida per l’impiego di sistemi LLS per l’individuazione dei valori di NG”.
Il documento si sofferma ad esempio sui contenuti e novità introdotte dalla CEI 81-29 che fornisce “informazioni supplementari per il corretto utilizzo in ambito nazionale delle Norme CEI 81-10 (EN 62305)” in particolare con l’ausilio di:
- note esplicative ai corrispondenti articoli della Norma Europea;
- informazioni supplementari su specifici argomenti non completamente sviluppati dalla Norma Europea.
In particolare il documento si sofferma su questi aspetti:
- Nodo [art. 3.1.25, CEI 81-10/2 (EN 62305-2)];
- Tensione indotta [Art. A.5, CEI 81-10/4 (EN 62305-4)];
- Densità di fulmini a terra [art. A.1, CEI 81-10/2 (EN 62305-2)];
- Punto caldo [art. 5.2.5, CEI 81-10/3 (EN 62305-3)];
- Frequenza di danno e perdite economiche [CEI 81-10/2 (EN 62305-2)];
- Perdita di vite umane [Tab. C2, CEI 81-10/2 (EN 62305-2)].
Il documento si sofferma poi sui contenuti e novità introdotte dalla CEI 81-30.
Inail, Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti, Prodotti ed Insediamenti Antropici, “Impianti di protezione contro le scariche atmosferiche. Valutazione del rischio e verifiche”, a cura di Giovanni Luca Amicucci, Fabio Fiamingo, Maria Teresa Settino con la collaborazione di Raffaella Razzano, edizione 2016